Osteopata Roma

Quando è opportuno rivolgersi ad un osteopata

Sono Domenico Donsante, osteopata specializzato in attività presso Fisiostudio a Roma. Sono esperto del trattamento di particolari condizioni che determinano forti mal di schiena e dolori persistenti al collo. Utilizzo metodi innovativi e di grande effetto, in particolare operando con la manipolazione spinale grazie a tecniche ad alta velocità e bassa ampiezza; utilizzando termini tecnici si parla di specific adjstment treatment metodo Mkeznie e metodo Meziers.

Il mio non è solo un semplice lavoro ma una vera e propria passione, nata già durante l’adolescenza, derivante dal grande amore per lo sport ed in particolare per il mondo del calcio. Nel corso degli anni ho avuto modo di incontrare alcuni dei più celebri fisioterapisti e osteopati che lavoravano per la mia squadra del cuore e che mi hanno trasmesso amore per questo tipo di professione facendomi capire i reali effetti positivi che poteva avere sul corpo umano.

Lavoro dall’anno 2009 dopo aver conseguito la prima laurea in fisioterapia ed essermi specializzato in osteopatia. Da quel momento in poi ho curato centinaia di pazienti che mi hanno permesso di acquisire esperienza sul campo e che mi hanno portato numerose soddisfazioni professionali. 

Ho quindi grande esperienza e propensione al trattamento di dolori ossei ed in particolare dei diversi tipi di mal di schiena utilizzando metodi che ho sperimentato anche su me stesso, scaricando periodicamente, allungando e rafforzando la schiena.

Man in the medical office. Physiotherapist is rehabilitating back.

Cos’è l’osteopatia e di cosa si occupa

L’osteopatia è una terapia manuale nata negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo: il suo compito principale è quello di ripristinare l’equilibrio generale dell’organismo, partendo dal presupposto che ciascuna delle parti che lo compongono siano interconnesse e in grado di attuare autonomamente meccanismi di regolazione e guarigione.

La nascita della disciplina dell’osteopatia è da sempre attribuita al dottore statunitense Andrew Taylor Still il cui merito è stato, nel 1874, quello di aver chiarito una volta per tutte quali fossero le regole base di questa nuova materia e che, nel 1892, diede i natali all’American Osteopathic School, che oggi è invece conosciuta con il nome di AT Still University.

Dopo anni passati ad operare come medico durante le guerre e aver capito quanto la medicina fosse ancora insufficiente per la cura di alcune patologie, decise di opporsi all’utilizzo di farmaci e chirurgia fondando, appunto, l’osteopatia, convinto del fatto che l’organismo umano fosse perfettamente in grado di guarire da solo o, per meglio dire, di ritrovare autonomamente il proprio equilibrio naturale.

Ed è proprio questo l’obiettivo principale dell’osteopatia. Si tratta infatti di una terapia manipolativa che utilizza tecniche per niente invasive e non prevede l’uso di farmaci, facente parte della medicina tradizionale secondo l’OMS.

L’osteopatia è una tipologia di medicina che si occupa del benessere del corpo umano nel suo insieme, puntando a curare ma anche e soprattutto prevenire qualsiasi problematica, stimolando la comunicazione fra le parti che lo compongono e ottimizzandone anche il funzionamento.

L’osteopatia opera:

  • sul sistema scheletrico, con l’obiettivo di portare in equilibrio e risanare tutti quei meccanismi che impediscono il giusto funzionamento del corpo e che causano alterazioni o patologie;
  • sul sistema nervoso, il cui funzionamento errato causa spesso problemi come emicranie, nevralgie, difficoltà digestive e del sonno e molto altro ancora;
  • sul sistema digestivo;
  • sul sistema respiratorio, regolando il processo della respirazione;
  • sul sistema circolatorio, facendo in modo che il sangue circoli in modo corretto attraverso tutti gli organi, nutrendoli e ossigenandoli sufficientemente;
  • sul sistema muscolare, utilizzando trattamenti che alleviano eventuali tensioni, contratture, strappi e così via.

I principi dell’osteopatia e cosa significa

Alla base dell’osteopatia, ci sono alcune nozioni fondamentali che stabiliscono le linee guida per chi decide di operare in questo campo. Si parte dal presupposto che l’uomo sia una singola unità composta da corpo fisico, mente e anima e che ciascuno di essi sia collegato alle altre parti.

Una buona manipolazione osteopatica si basa sulla comprensione e l’applicazione dei suddetti principi.

Se vogliamo dare una definizione più o meno precisa di osteopata, possiamo affermare che esso sia un professionista della salute che si dedica in particolar modo alla ricerca delle cause che sono all’origine di tutti i disagi, disturbi e squilibri del corpo umano per permettere allo stesso di procedere all’autoregolazione della propria stabilità e all’autoriparazione delle problematiche.

Come opera l’osteopata

Prima di procedere con qualsiasi tipologia di cura, l’osteopata deve, com’è ovvio che sia, diagnosticare con precisione quale sia il problema.

Innanzitutto vi è la fase di anamnesi, quella in cui il dottore deve raccogliere tutti i dettagli riguardanti la problematica in corso e sulle condizione di salute del paziente, inclusi esami specifici come radiografie, risonanze e tutto ciò che può essere utile al caso in questione. Dopo aver fatto tutto ciò, vi è la fase di osservazione della postura, delle movenze, sia in maniera statica che in maniera dinamica. 

Infine, c’è la fase in cui il medico esegue la palpazione delle varie parti del corpo per valutarne il funzionamento. Ovviamente, ogni caso è a sè e per ciascun singolo paziente le tecniche impiegate dall’osteopata possono essere diverse, ma se vogliamo generalizzare egli pratica una serie di manipolazioni che prevedono sessioni di stretching, massaggi ed esercizi che agiscono sia sul sistema scheletrico che su quello muscolare, circolatorio etc. 

Le pratiche utilizzate dall’osteopata, per quanto possano essere ampie e complicate, possono essere ricondotte in maniera semplificata a queste categorie. Va però ricordato e sottolineato che nell’osteopatia non sono previste somministrazioni di farmaci di nessun tipo, nè tanto meno l’utilizzo di pratiche chirurgiche.

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Quando è opportuno rivolgersi ad un osteopata

Vediamo ora quando è il caso di contattare un osteopata. Secondo alcuni studi e statistiche, le motivazioni più frequenti che spingerebbero i pazienti a chiedere l’intervento dell’osteopata sarebbero:

  • la presenza di dolori forti e persistenti nella zona lombare della colonna vertebrale;
  • problematiche legate alla postura, soprattutto in età adolescenziale;
  • dolori acuti e persistenti nel tempo alla cervicale;
  • in seguito ad infortuni più o meno gravi sul posto di lavoro o durante lo svolgimento di attività fisiche e sportive;
  • mal di schiena e spalle;
  • problematiche riguardanti la parte bassa dell’addome, il bacino e gli arti inferiori;
  • comparsa di artrite.

Nel primo caso, le cause del dolore percepito possono essere molteplici, anche se nella maggior parte dei casi sono riconducibili ad errori di postura sul posto di lavoro, a scuola, durante il sonno, oppure ancora quando si guida.

Anche se si è appena conclusa una gravidanza, spesso essa lascia problemi posturali di non poco rilievo. A volte, però, i problemi di postura possono anche essere congeniti o ereditari.

Quando si accusano dolori alla cervicale, cioè sulla parte del collo, le cause sono spesso riconducibili all’attività lavorativa del paziente in questione. Non è raro però che questi possano dipendere anche da fattori esterni come le condizioni climatiche, il livello di umidità della propria casa o dell’ufficio e, infine anche dallo stress, sia fisico che o soprattutto psicologico.

Non è un caso infatti che molti soggetti inizino a soffrire di questo tipo di patologia proprio durante dei momenti particolarmente difficili, come potrebbero essere ad esempio il caso di perdita del lavoro, di separazione dal coniuge o di perdita di cari.

Ma la causa principale per cui viene richiesto l’aiuto dell’osteopata riguarda sicuramente l’ambito degli infortuni durante l’attività sportiva, che non sono quasi mai di tipologia traumatica, ad esclusione delle cadute che compromettono schiena e collo, ma che dipendono da un allenamento sbagliato oppure troppo intensivo. Si tratta in questi casi di infiammazioni ai tendini, alle cartilagini, ai muscoli o alle articolazioni.

Il mal di spalle o di schiena possono anch’essi avere diverse cause: possono essere dovuti allo svolgimento di attività sbagliate, possono essere di origine traumatica in seguito ad incidenti, possono essere originati da una lunga esposizione a freddo e umidità, ma possono anche avere un’origine psicosomatica, come nel caso di estreme responsabilità (non a caso si dice “portare tutto il peso sulle spalle” parlando anche di impegni e incombenze).

I dolori o le problematiche associate al bacino o agli arti inferiori, possono ritrovare la propria origine in motivazioni congenite o ereditarie, oppure possono insorgere in seguito a gravi traumi. In alcuni casi, possono essere la conseguenza di problemi alle arcate dentali che si riversano sulla colonna vertebrale.

Tra le altre cose vi è anche l’artrite, che generalmente colpisce le mani dei soggetti più anziani.

Per concludere, possiamo riassumere in 3 punti sostanziali le motivazioni per cui un soggetto potrebbe rivolgersi ad un osteopata:

  • in primis se intende fare un check-up del proprio stato di salute in generale;
  • un altro motivo è l’insorgere di sintomi più o meno gravi, come dolori articolari e muscolari;
  • infine, in seguito a gravi traumi o dopo che i problemi che magari sono stati ignorati sono diventati cronici e il corpo dunque necessita urgentemente dell’intervento di un professionista del settore, come nel caso, appunto, dell’osteopata.

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